Lago di Viverone

ll Canavese è disseminato di piccoli e grandi laghi.
Il mio preferito è sicuramente il lago di Viverone ed è proprio di questo piccolo angolo di paradiso, molto spesso quasi dimenticato e sottovalutato anche dai canavesani stessi ma invece apprezzato da molti turisti stranieri, che io vorrei soffermarmi a raccontare qualche curiosità.

Il lago di Viverone, terzo per estensione in Piemonte, è situato nella parte orientale della Serra Morenica di Ivrea è un lago di origine glaciale, formatosi dallo scorrimento del ghiacciaio Balteo, ovvero il ghiacciaio che, seguendo all’incirca il percorso dell’attuale fiume Dora Baltea, ha scavato queste zone tra 500.000 e 150.000 anni fa. Il lago è un piccolo gioiello sulle cui sponde si può trovare una grande varietà di specie animali e vegetali e proprio per questo motivo la regione Piemonte lo ha inserito nella lista dei siti di interesse comunitario.

La riva settentrionale è la più turistica ricca di alberghi, campeggi, spiagge, bar e locali notturni mentre la riva meridionale, grazie alla presenza di ampie zone paludose, è rimasta molto naturale percorsa solo da strade e sentieri sterrati e ricoperta da fitti boschi e canneti.

Per tutti gli amanti del birdwatching bisogna ricordare che il lago è una delle tappe principali lungo le rotte di migrazione ma anche luogo di svernamento e nidificazione per molte specie di uccelli acquatici, a conferma di questo il fatto che molti uccelli inanellati a Viverone, durante campagne di ricerche proprio sulle rotte migratorie, sono stati avvistati in molte zone dell’Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania alla Romania. Il momento migliore per le osservazioni è probabilmente il periodo invernale, tra novembre e febbraio, quando sono circa una ventina le differenti specie di oche a anatre presenti sul territorio. La più comune è il Germano ma non mancano la Moretta tabaccata, la Moretta dal Collare (che qui è stata avvistata per la prima volta in un lago del nord Italia già nel 1999), la Folaga, la Gallinella d’acqua. Punto di forza per gli amanti del birdwatching è la presenza durante l’inverno di tutti e 5 le specie europee di Svassi: lo Svasso maggiore, lo Svasso piccolo, lo Svasso collorosso, il Tuffetto e il molto difficile da avvistare Svasso cornuto. Molto frequenti in inverno sono anche gli avvistamenti di Cormorani. Mentre, in tutte le stagioni, soprattutto lungo le rive meno turistiche nelle vicinanze dei tratti di canneti è possibile osservare aironi bianchi e cenerini.
Nel comune di Azeglio, lungo la sponda ovest del lago, da alcuni anni è presente anche una torre di avvistamento dedicata proprio al birdwatching.

Il lago però non è importante solo come ambiente naturale ma è anche un importante area archeologica come la presenza di un sito palafitticolo preistorico che dal 2011 l’Unesco, assieme ad altri siti palafitticoli presenti lungo l’arco alpino, nella lista dei siti Patrimoni dell’Umanità. Purtroppo questo vanto canavesano è ad oggi ancora a molti sconosciuto. Sono 5000 i pali conficcati nel terreno a pochi metri sotto il livello dell’acqua a testimoniare qui la presenza di un antico insediamento risalente all’età del Bronzo. 
Reperti ceramici, asce in bronzo e ornamenti recuperati durante gli studi del sito sono oggi presenti al museo di antichità di Torino e al Museo del Territorio di Biella.